Rubens a Palazzo Te Mantova il 18 novembre
IN COLLABORAZIONE CON IL CRAL CHIESI SEZ CULTURA E TURISMO
VISITA A MANTOVA per la Mostra ” Rubens! La nascita di una pittura europea”
A PALAZZO TE
SABATO 18 NOVEMBRE 2023
Dal 7 ottobre 2023 al 18 febbraio 2024 Fondazione Palazzo Te, Palazzo Ducale di Mantova e Galleria Borghese si uniscono in un ambizioso progetto che rende omaggio a Rubens, il pittore che così profondamente trasse ispirazione dalla cultura classica, lasciando un segno profondo e indelebile nelle corti italiane ed europee. Rubens! La nascita di una pittura europea è infatti l’iniziativa che raccoglie i tre eventi espositivi organizzati dalle tre istituzioni per celebrare il maestro di origini fiamminghe che con la sua opera divenne protagonista e archetipo assoluto del barocco: tre mostre che si inseriscono in una più ampia operazione culturale dedicata ai rapporti tra la cultura italiana e l’Europa vista attraverso gli occhi di Rubens. Dal 7 ottobre 2023 al 7 gennaio 2024, a Mantova Palazzo Te dedica all’artista Rubens a Palazzo Te. Pittura, trasformazione e libertà, una mostra di ricerca che si concentra in particolare sul rapporto tra il pittore fiammingo e la cultura mitologica che incontra in Italia. A cura di Raffaella Morselli, l’esposizione ha l’obiettivo di creare una rispondenza tra opere e motivi decorativi e iconografici del Palazzo: un percorso paradigmatico che dimostra quanto le suggestioni rinascimentali elaborate da Rubens negli anni mantovani e italiani siano continuate, evolvendosi, nella pittura della sua maturità, fino a trasmettersi nell’eredità intellettuale e artistica lasciata ai suoi allievi. Le opere della mostra sono state scelte, dunque, in funzione del dialogo che riallacciano con i miti e dell’interpretazione che ne fece Giulio Romano nelle varie sale, fattori che contribuirono a generare nel pittore di Anversa una sintonia mai interrotta con il Rinascimento e il Mito.
Rubens! La nascita di una pittura europea – straordinaria iniziativa culturale realizzata con il Patrocinio del Ministero della Cultura, in collaborazione con il Comune di Mantova e alcune delle più prestigiose istituzioni museali italiane e internazionali – è un’occasione unica di collaborazione che, accanto ai progetti espositivi, prevede incontri di approfondimento, conferenze, eventi e la realizzazione di pubblicazioni scientifiche dedicate al grande artista. Come riesce Rubens a costruirsi un proprio glossario, un vocabolario di rinascimenti e manierismi italiani, partendo dalle Fiandre? Che lemmi inserisce nel proprio dizionario di immagini e di testi? E soprattutto chi e che cosa guarda per permettergli di elaborare una nuova lingua figurativa che non è né fiamminga, né italiana, ma potentemente fiammingaliana o italianinga? L’immaginifica popolazione di divinità e di testi antichi inventati e citati da Giulio Romano a Palazzo Te furono la palestra ideale per il colto Rubens. L’intellettuale rinascimentale, che si era alimentato nelle Fiandre, durante gli anni della sua formazione culturale, di questo materiale latino e greco in testi e immagini trovava qui il luogo perfetto per immergersi nei sogni antichi. La mostra, articolata in dodici sezioni che seguono il percorso di visita di Palazzo Te, ha l’obiettivo di creare una rispondenza tra le opere mobili e i motivi decorativi e iconografici del Palazzo; si tratta di un percorso paradigmatico che dimostra quanto le suggestioni rinascimentali elaborate da Rubens durante gli anni mantovani e italiani siano proseguite ed evolute sulla sua pittura della maturità, fino all’eredità intellettuale e artistica lasciata agli allievi. Le opere selezionate per questa mostra, dunque, sono state scelte in funzione del dialogo che riallacciano con i miti e con l’interpretazione che ne diede Giulio Romano nelle varie stanze, inducendo nel pittore di Anversa una sintonia mai interrotta con il Rinascimento e la favola mitologica. Sotto il tetto di Palazzo Te si consumò la conversione di Rubens da fiammingo ad italiano, e il suo mondo si tramutò in quello di un linguaggio universale con cui parlò a tutte le corti d’Europa. Attraverso questa immersione nella pittura italiana vista con gli occhi di Rubens, il suo personale manuale di storia dell’arte, è evidente che l’annosa domanda se Rubens sia da considerarsi fiammingo o italiano, è ormai superata. Rubens è l’uomo nuovo universale, che oltrepassa i confini religiosi, geografici e politici, per inventare un nuovo linguaggio che è, a tutti gli effetti, internazionale. Una lingua figurativa europea, la prima della Storia dell’arte.
Palazzo Te Villa degli ozi e degli svaghi, progettato dal 1525 al 1535 da Giulio Romano allievo di Raffaello, per Federico II Gonzaga, figlio di Isabella D’Este e di Francesco II Gonzaga. Dalle varie spiegazioni più o meno fantasiose del nome “Te” quella più attendibile è del Bertazzolo che lo motiva con l’intersezione di due strade che formavano sull’isola una grande T divenuta poi “TE” per ragioni eufoniche, la derivazione da ”tejetus”, ovvero località dove sorgevano le “teze”, tipiche capanne con il tetto di paglia. Federico II volle trasformare il luogo dove sorgevano le antiche scuderie della famiglia Gonzaga, in una sorta di “villa di rappresentanza”, destinata tanto ai sontuosi ricevimenti quanto ai segreti convegni amorosi con la donna amata Isabella Boschetti. Palazzo Te è una tra le più belle ville che l’Italia possa vantare. Riflesso perfetto di un preciso e non facile momento della storia dell’arte, quello del passaggio dagli splendori rinascimentali alle esuberanze manieriste. Giulio Romano in essa ha creato tutto, l’architettura come la decorazione di ogni singolo ambiente, moltiplicando invenzioni su invenzioni, tanto da alimentare l’ispirazione di generazioni d’artisti. Il committente la volle per stupire gli ospiti a cominciare dall’imperatore Carlo V venuto a conferirgli la corona Ducale. Basti pensare alla stupefacente sala dei Giganti in cui l’arte realizza alla perfezione il prodigio di sostituirsi alla realtà, creando una scena che coinvolge lo spettatore nell’immane tragedia di un mondo in rovina. La villa sorse anche per l’esigenza del signore di crearsi uno spazio privato, fuori dall’immensa reggia; ma in fondo al giardino egli volle anche uno spazio privatissimo, l’appartamento detto della Grotta. E questa sequenza delle residenze sempre più piccole, come fosse il gioco delle scatole cinesi, è un’altra senza esaurirle, delle sorprese del Te: tante e tanto vari e sorprendenti e inquietanti, da far dire, non senza ragione, che il manierismo è nato qui.
PROGRAMMA – ore 07:45 ritrovo e partenza dal Parcheggio di Via San Leonardo di fianco alla trattoria IMELDE. Arrivo a Mantova in tempo utile per la visita alla Mostra “Rubens!” La nascita di una pittura europea” a Palazzo Te. Due gruppi di visita: uno alle 09:40 ed uno alle 09.50 entrambi accompagnati da guide esperte. Il primo gruppo sarà accompagnato da Carlo (guida che il Cral ha avuto durante la visita a Palazzo Ducale il 7 Gennaio 2023). Oltre alla Mostra visiteremo anche Palazzo Te e il Tempio di Leon Battista Alberti, cui il biglietto Mostra/Palazzo TE dà accesso. Al termine delle rispettive visite guidate, tempo libero per il pranzo e per visite individuali alla città di Mantova durante il pomeriggio. Partenza per Parma orientativamente alle ore 17,00.
QUOTA DI PARTECIPAZIONE (nr minimo di partecipanti 15): 80 euro per Soci Cral Dipendenti Sanità.
Le iscrizioni dovranno pervenire ENTRO IL 12 OTTOBRE 2023, in Segreteria, versando la relativa quota.
PROGRAMMA MOSTRA RUBENS MANTOVA 18 NOVEMBRE