Una giornata a Faenza per la mostra Galileo Chini Ceramiche tra Liberty e Deco

IN COLLABORAZIONE CON IL CRAL CHIESI SEZ CULTURA E TURISMO

DOMENICA 19 MARZO 2023

A FAENZA PER LA MOSTRA “GALILEO CHINI – CERAMICHE TRA LIBERTY E DECO” presso il MIC (Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza)

 

PROGRAMMA: ore 08:00 Partenza dal Parcheggio di Via San Leonardo di fianco alla trattoria IMELDE Arrivo a FAENZA e visita alla Mostra “GALILEO CHINI – CERAMICHE TRA LIBERTY E DECO” – PRESSO MUSEO MIC con entrata alle 10.30. A seguire visita del MIC con le sue raccolte di ceramiche famose in tutto il mondo.
Al termine tempo libero per il pranzo e per attività individuali.

VISITA ALLA CITTA’ DI FAENZA

Alle ore 15.30 incontro con la guida per la visita guidata della città, ed in particolare, di PALAZZO MILZETTI, sede del Museo Nazionale dell’età neoclassica in Romagna.

Nel tardo pomeriggio partenza per il rientro a Parma con arrivo in serata

QUOTA DI PARTECIPAZIONE :90 euro
La quota comprende: viaggio in bus, pedaggi e parcheggi; ingresso Mostra Galileo Chini + Museo Ceramiche con visita guidata di entrambi: ingresso Palazzo Milzetti, visita guidata mezza giornata Faenza + Palazzo Milzetti; assicurazione medica .
Le iscrizioni dovranno pervenire ENTRO L’8 MARZO 2023, in Segreteria, tel 0521 290426

PROGRAMMA FAENZA 19 MARZO

Galileo Chini seppe adattare la sua poetica alle mode dell’epoca, attento alla decorazione che diventa pattern emotivo. La mostra espone circa trecento pezzi tra ceramiche (tra cui diversi inediti) e disegni preparatori a documentare le varie fasi di attività di uno dei più importanti protagonisti italiani dell’epoca Liberty. Chini fu artista poliedrico, versatile, tra i pionieri del Liberty in Italia, della fine Ottocento inizi Novecento, ma anche affinatore del gusto déco sviluppatosi nel ventennio. Egli si dedicò con passione all’arte della ceramica, con una varia e molteplice produzione originale e personalissima, ma anche alla pittura e all’affresco. Dipinse nature morte, bellissimi paesaggi della sua Versilia, ritratti e ambienti che richiamano la sua esperienza a Bangkok, dove fu ospite del re del Siam proprio per affrescare le residenze imperiali, dopo la celebrata esperienza, nel 1909, della decorazione della “Sala della Cupola della Biennale” di Venezia, in pieno gusto liberty. La sua esperienza si lega anche all’architettura: celebre l’intervento alle Terme Berzieri di Salsomaggiore (1923) uno dei più interessanti esempi di edifici eclettici déco. Per la manifattura Chini si trattò di un lavoro colossale, tanto che per far fronte a questo impegno, si dovettero ingrandire le strutture della manifattura, ampliando i forni. Come noto, la decorazione ricopre quasi tutto l’edificio, con sobrietà per quanto riguarda gli ambienti destinati alle cure, rivestiti con piastrelle color avorio e listelli dorati e con ricchezza negli ambienti mondani come il bar, il salone centrale e lo scalone dove si trova il grande maestoso affresco di Galileo. Proprio nel 2023 si celebreranno i 100 anni della fondazione delle Terme Berzieri. Della bottega Chini è da annoverare anche l’allestimento ceramico delle Terme di Castrocaro. Da segnalare inoltre che Chini decorò i locali deputati alle arti dell’Esposizione Torricelliana di Faenza nel 1908, da cui prese avvio la fondazione del Museo Internazionale delle Ceramiche ed un cospicuo nucleo di opere venne donato da lui stesso alla città di Faenza, primo nucleo del costituendo museo. Chini lavorò anche per il teatro: tra i suoi lavori più noti, vi sono le scenografie della prima Turandot eseguita nel 1926 da Arturo Toscanini. L’opera ceramica di Chini viene raccontata attraverso un ricco percorso ceramico, composto di cinque sezioni, con approfondimenti scenografici a ricreare l’ambiente storico e culturale in cui l’artista operò. Sono coinvolte altre realtà importanti che conservano architetture realizzate dalla Bottega Chini come Salsomaggiore, Castrocaro, Borgo San Lorenzo, Montecatini Terme, in un progetto di rete volto a valorizzare il lavoro complesso e articolato di questo straordinario artefice. L’idea è di suggerire una mappa dei percorsi “chiniani” che possa favorire flussi turistico-culturali.
MIC Faenza (Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza) è la più importante raccolta al mondo dedicata alla ceramica e un vero polo culturale dedicato a questa materia. Il suo patrimonio consiste in oltre 60mila opere che vanno dai 4000 anni a.C. ai giorni nostri. Vi sono ospitati un laboratorio di restauro, una biblioteca, archivi fotografici e documentari, un laboratorio didattico. Dal 1938, ogni due anni, viene organizzato il Premio Faenza, un concorso dedicato all’espressioni d’arte contemporanee realizzate con la ceramica. Sempre ogni due anni coordina Argillà Italia, mostra mercato dell’artigianato artistico internazionale.